Centro di recupero, cura e riabilitazione delle tartarughe marine
La Terra è un “pianeta blu”, in quanto oltre due terzi della sua superficie sono coperti d’acqua, di cui circa il 97% si trova nei mari.
Mari e oceani rappresentano un’immensa e preziosa risorsa per il nostro pianeta: producono ossigeno, regolano il clima e ospitano una ricca biodiversità.
Tuttavia, i mari sono tanto sconfinati quanto le minacce che incombono su di essi: le eccessive e sconsiderate attività umane li inquinano con acque di scarico, petrolio, pesticidi e plastiche di ogni tipo, i cambiamenti climatici ne provocano un aumento del livello di acidità, e la pesca eccessiva ed illegale unita all’allevamento ittico ne mettono ulteriormente a dura prova l’ecosistema.
Anche quest’anno, in occasione del Natale, FPZ ha scelto di sostenere un’associazione impegnata nella sostenibilità: si tratta di Fondazione Cetacea, un’organizzazione senza scopo di lucro nata nel 1988 proprio con l’obiettivo di tutelare l’ecosistema marino, in particolare quello del Mar Adriatico.
Fondazione Cetacea
Grazie al supporto di biologi, veterinari, naturalisti e volontari, Fondazione Cetacea si occupa del soccorso, della cura e della riabilitazione di creature marine, in particolare tartarughe e cetacei.
La Fondazione opera da più di 30 anni nel Centro situato a Riccione, dove ad oggi ha riabilitato e rilasciato in natura più di 1000 tartarughe, occupandosi anche parallelamente di raccogliere preziosi dati sulle condizioni di salute del mare.
Fondazione Cetacea, inoltre, è ufficialmente riconosciuta come Ente di Ricerca a livello nazionale e come Centro di Educazione Ambientale dalla Regione Emilia-Romagna, e per questo svolge attività di ricerca e progetti di varia natura in collaborazione con enti italiani ed internazionali.
L’ultimo progetto, iniziato nel 2024 e destinato a concludersi nel 2026, ha come obiettivo quello di proteggere gli ecosistemi del Mar Adriatico dall’inquinamento acustico sottomarino.

La storia di Enrico
FPZ ha anche simbolicamente adottato Enrico, una tartaruga caretta recuperata in condizioni critiche nel mese di luglio dopo la segnalazione di alcuni turisti.
Enrico, al momento del recupero, riportava quattro profonde ferite (tre al carapace e una al cranio), e una volta arrivata al Centro di Recupero ha dovuto essere nutrita forzatamente per un periodo ma ora, dopo alcuni mesi e grazie alle cure e al suo temperamento molto tenace, ha ripreso a nuotare ed immergersi, e soprattutto a mangiare in autonomia.