Progetto Treedom

FPZ contribuisce alla riforestazione del pianeta con Treedom, piantando 600 alberi nel mondo.

Nasce la foresta FPZ!

Gli alberi sono alleati preziosi nella lotta al cambiamento climatico, perché producono ossigeno e assorbono CO2, intrappolandola nei loro tronchi, rami e radici. Così facendo, migliorano la qualità dell’aria e contribuiscono ad abbassare le temperature sottraendo CO2 dall’atmosfera. Consapevole dell’importanza della tutela dell’ambiente FPZ ha deciso di sostenere il progetto di Treedom piantando 600 alberi che assorbono 654.500 Kg di CO2 che basterebbero a riempire 805 tir. Un altro beneficio è la tutela  della biodiversità, un paesaggio ricco di specie eterogenee resiste meglio alle malattie e diventa un paradiso per gli insetti impollinatori. Inoltre, gli alberi creano un sottobosco capace di intercettare l’acqua delle piogge e dare al terreno il tempo di assorbirle gradualmente proteggendo così i territori da eventi climatici estremi sempre più frequenti.

Il progetto punta ad avere un impatto positivo non solo sull’ambiente ma anche sulle persone che lo abitano. Per queste ragioni le zone di progetto si trovano principalmente in paesi in via di sviluppo dove i benefici degli alberi potranno davvero fare la differenza. La foresta FPZ prende vita così in Ecuador, Kenya, Madagascar, Nepal e Tanzania ma non solo abbiamo pensato di piantare alberi anche in Italia il paese delle nostre origini e della nostra cultura.

Tutti gli alberi piantati rimangono di proprietà dei contadini che, per questo progetto, sono finanziati da FPZ per la produzione delle piantine, la formazione, la distribuzione e la mappatura degli alberi. Le comunità acquisiscono passo a passo competenze che potranno a loro volta trasferire ad altri e che offrono ai contadini un’opportunità di reddito. Le donne sono parte attiva del progetto ricoprendo anche ruoli di responsabilità. Molte si occupano dei compiti più delicati, come praticare gli innesti e geotaggare gli alberi. Nel tempo acquisiscono professionalità e competenze che permettono a ciascuna di loro di avere una propria autonomia economica.

Leggi il diario della foresta FPZ per rimanere sempre aggiornato sul processo di crescita degli alberi!

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New Life Young Plant in Sunlight, Growing Plant, Plant Seedling. Spring Garden Concept

Progetto 3bee

FPZ contribuisce alla protezione della biodiversità con 3bee, adottando 3 apiari.

Nasce l’Oasi FPZ!

Nel corso degli ultimi decenni si è assistito ad una crescente perdita di biodiversità a causa di molteplici fattori come l’agricoltura intensiva, i cambiamenti climatici, l’uso errato di pesticidi e la riduzione del suolo piantumato a favore dell’urbanizzazione. Questo deficit ha innescato una reazione a catena portando al collasso oltre il 30 % degli alveari italiani per mancanza di nettare e declino degli impollinatori.

Un insetto impollinatore su dieci è sull’orlo dell’estinzione e un terzo delle specie di api e farfalle sta diminuendo. Gli impollinatori sono i principali alleati della biodiversità perché, permettendo alle piante selvatiche di riprodursi, garantiscono il mantenimento degli ecosistemi e dei servizi ambientali che ne derivano.

Per questa ragione FPZ ha scelto di sostenere il progetto di 3bee adottando 3 apiari composti ciascuno da 5 arnie. Attraverso l’adozione degli apiari, FPZ sostiene il lavoro degli apicoltori fornendo tramite 3bee sistemi di monitoraggio Hive-Tech. I moderni sensori permettono di monitorare da remoto e in tempo reale lo stato di salute delle api. Grazie alle più recenti e sofisticate attrezzature è possibile prevenire problemi e ridurre il tasso di mortalità degli impollinatori con un impatto positivo su piante, fiori e resa delle culture agricole.

Il progetto punta ad avere un impatto positivo anche sugli apicoltori che disponendo di questi sofisticati alveari tecnologici possono abbattere i costi, ottimizzare la produzione, risparmiare tempo e curare le proprie api prevenendone problemi e malattie.

Per contrastare la frammentazione e semplificazione del suolo derivanti dalle monocolture intensive e dall’aumento di urbanizzazione e per dare nutrimento alle api FPZ ha scelto di piantumare specie autoctone di alberi dall’alto potenziale mellifero per supportare ulteriormente la biodiversità locale con notevoli impatti positivi.

Scopri l’oasi FPZ.

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Curiosità sulle api

Gli abitanti dell’ alveare

Calendario dell’apicoltore

Alla scoperta del miele

La Carovana dei Ghiacciai di Legambiente

Il cambiamento climatico è ormai un’innegabile realtà, così come le sue conseguenze.

Il costante aumento delle temperature estive, ad esempio, ha causato un imponente ritiro dei ghiacciai alpini, sia in termini di superficie che di spessore.

Infatti, sono già 200 i ghiacciai alpini che sono scomparsi negli ultimi decenni.

Dove anni fa il suolo era completamente ricoperto di ghiaccio oggi si stagliano boschi e pietra nuda, e ciò significa non solo la scomparsa di paesaggi mozzafiato, ma anche la perdita di biodiversità e importanti riserve di acqua dolce, una forte instabilità del suolo e un conseguente aumento delle frane.

Accendere i riflettori su un tema così delicato ed importante è il primo passo verso uno stile di vita più cosciente e sostenibile, ed è per questo motivo che FPZ ha scelto di sostenere la Carovana dei Ghiacciai di Legambiente: una carovana itinerante di esperti che – in collaborazione con il Comitato Glaciologico Italiano e CIPRA(Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi) – ogni anno, nel mese di agosto, effettua delle importanti analisi sullo stato di salute dei ghiacciai in diverse località alpine, seguendo un percorso che nel 2023 ha attraversato sei tappe tra l’Italia, l’Austria e la Svizzera.

L’obiettivo di questo progetto è quello di raccogliere preziose informazioni sul ritiro dei ghiacciai, sensibilizzare i cittadini e le istituzioni nazionali e locali su ciò che sta minacciando l’ambiente di montagna e sulle possibili contromisure da adottare attraverso l’analisi e il confronto dei dati raccolti con quelli degli anni precedenti.

Per maggiori informazioni sul progetto è possibile visitare il sito web di Legambiente.

Vivere con consapevolezza e fare scelte lungimiranti è fondamentale per costruire una società più responsabile e sostenibile, che possa tutelare gli ambienti di alta quota.